Londa (FI), 21 luglio 2025 – Sabato 19 luglio, il Comune di Londa ha rinnovato con grande calore l’impegno di solidarietà verso il popolo Saharawi, accogliendo i bambini e le bambine provenienti dai campi profughi in Algeria. Un momento toccante e significativo che ha rinsaldato, ancora una volta, il legame tra la comunità locale e la causa di un popolo che lotta ogni giorno per i propri diritti e per la libertà.
L’iniziativa è stata promossa dall’associazione SaharawInsieme Odv, da anni attiva nell’accoglienza e nel sostegno dei piccoli ambasciatori di pace. L’associazione ha rivolto un sentito ringraziamento a tutte le realtà coinvolte, sottolineando come la collaborazione tra istituzioni, volontariato e cittadinanza sia fondamentale per il successo di questi progetti.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto al Campo di Lavoro per il Santo Natale di Don Carlo Donati, che ha aperto le porte della struttura di Rincine per ospitare i bambini saharawi. La serata è stata resa ancora più speciale grazie all’organizzazione di Francesca, che ha curato ogni dettaglio, offrendo una cena gustosa e accogliente. Un gesto semplice ma carico di significato, come ha ricordato il Sindaco Tommaso Cuoretti attraverso un post sulla pagina ufficiale del Comune.
Il pomeriggio è stato animato con entusiasmo grazie al contributo dell'Auser di Londa, che ha saputo regalare sorrisi e momenti di leggerezza ai giovani ospiti. A chiudere la giornata, il **Circolo Arci** ha offerto dolci e un caloroso arrivederci, lasciando nei cuori di tutti un ricordo prezioso.
L’associazione SaharawInsieme ha espresso gratitudine all’amministrazione comunale di Londa per la costante disponibilità e il sostegno concreto, sottolineando l’importanza di queste esperienze non solo per i bambini saharawi, ma anche per la crescita culturale e umana della comunità ospitante.
Questo incontro, che si rinnova ogni anno, rappresenta molto più di un semplice gesto di accoglienza: è un segnale forte di pace, un ponte che unisce popoli diversi nel nome della solidarietà, della giustizia e dell’umanità condivisa.
