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Allarme per le condizioni di detenzione del prigioniero Saharawi Sidi Abdallah Abbahah nel carcere di Tiflit 2: Salute in grave deterioramento



Tiflit 2 (Marocco), 11 aprile 2025 Cresce la preoccupazione per le condizioni di detenzione del prigioniero civile saharawi Sidi Abdallah Abbahah, membro del gruppo Gdeim Izik, recluso nel carcere di Tiflit 2. Una fonte autorevole per i diritti umani saharawi ha denunciato una deliberata negligenza da parte dell'amministrazione penitenziaria, che starebbe causando un preoccupante deterioramento della sua salute fisica e mentale.

Secondo quanto riferito dalla sorella del detenuto alla fonte per i diritti umani, Abbahah versa in condizioni allarmanti. Soffre di un generalizzato gonfiore corporeo, accompagnato da un'estrema sensibilità e da difficoltà respiratorie. Nonostante questi gravi sintomi, l'amministrazione carceraria non avrebbe fornito al prigioniero le cure mediche adeguate né disposto il suo trasferimento in una struttura ospedaliera per una diagnosi precisa e un trattamento tempestivo.

La situazione solleva gravi interrogativi sul rispetto dei diritti umani fondamentali all'interno del sistema carcerario marocchino. La presunta negligenza medica nei confronti di un prigioniero civile desta forte allarme nella comunità saharawi e tra le organizzazioni per la difesa dei diritti umani.

La famiglia di Sidi Abdallah Abbahah ha lanciato un accorato appello alle autorità competenti, chiedendo che si assumano la piena responsabilità per le violazioni dei diritti del loro congiunto. Essi esigono con urgenza che vengano adottate misure immediate per proteggere il prigioniero da ulteriori abusi e persecuzioni. Inoltre, sollecitano con forza la garanzia di cure mediche immediate e adeguate, nonché il pieno rispetto dei suoi diritti legittimi, tra cui il diritto al contatto regolare con la famiglia e a un adeguato tempo libero quotidiano.

La vicenda di Sidi Abdallah Abbahah si inserisce in un contesto di crescente attenzione internazionale sulle condizioni dei prigionieri saharawi nelle carceri marocchine. Le denunce di maltrattamenti e di negligenza medica sono state ripetutamente sollevate da organizzazioni per i diritti umani, che chiedono maggiore trasparenza e il rispetto degli standard internazionali in materia di trattamento dei detenuti.

La comunità internazionale è ora chiamata a vigilare attentamente sulla situazione di Sidi Abdallah Abbahah e a esercitare pressioni sulle autorità marocchine affinché garantiscano il rispetto dei suoi diritti fondamentali e la sua immediata assistenza medica. La sua salute e la sua dignità dipendono da un intervento rapido ed efficace.

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