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La voce Saharawi risuona al Festival del Giornalismo Investigativo di Roma: Sfide e speranze per la libertà di stampa


Roma (Italia), 20 giugno 2024 - L'Unione dei Giornalisti e Scrittori Saharawi ha portato la voce del popolo Saharawi al Festival Internazionale del Giornalismo Investigativo e della Robotica di Roma, tenutosi dal 16 al 19 giugno 2024. Durante il festival, una delegazione guidata dal Segretario Generale dei giornalisti Saharawi, Nafi Ahmed Mohamed e dall'ex prigioniero politico e attivista Mohamed Dihani ha partecipato a diverse sessioni e dibattiti, evidenziando le sfide e le realtà del giornalismo nel Sahara Occidentale occupato.

La Lotta per la Verità Sotto Oppressione:

Nella prima sessione, intitolata "Sahara Occidentale: Giornalismo sotto Occupazione", Mohamed e Dihani hanno discusso la difficile situazione dei giornalisti Saharawi che operano sotto il regime marocchino. Hanno descritto i pericoli quotidiani che i giornalisti affrontano, tra cui intimidazioni, arresti arbitrari, detenzioni e torture. Nonostante queste difficoltà, i giornalisti Saharawi continuano a svolgere un ruolo cruciale nel denunciare le violazioni dei diritti umani e nel dare voce al popolo Saharawi.

Denunciare Crimini e Crimini Contro l'Umanità:

I rappresentanti Saharawi hanno inoltre attirato l'attenzione sui crimini di guerra e i crimini contro l'umanità commessi dal Marocco contro il popolo Saharawi. Hanno evidenziato il caso del giornalista Salha Boutenkiza e di altri attivisti Saharawi recentemente attaccati a Laayoune, e hanno condannato la repressione sistematica della libertà di espressione da parte del regime marocchino.

Un Appello per la Solidarietà Internazionale:

Nafi Ahmed Mohamed ha invitato i partecipanti al festival a unirsi alla causa Saharawi e a sostenere i giornalisti che combattono per la libertà e la giustizia. Ha inoltre chiesto di intensificare gli sforzi per contrastare la macchina della propaganda marocchina e per fare luce sulla realtà del Sahara Occidentale occupato.

Testimonianze Potenti e Scioccanti:

L'ex prigioniero politico Mohamed Dihani ha condiviso la sua esperienza personale di detenzione e tortura nelle carceri marocchine. Ha descritto le condizioni disumane a cui sono sottoposti i prigionieri Saharawi e ha denunciato l'uso sistematico della tortura da parte del regime marocchino. La sua testimonianza ha avuto un forte impatto sui partecipanti al festival, molti dei quali hanno espresso la loro solidarietà con il popolo Saharawi.

Un Convegno di Apertura Ispiratore:

Il Covegno Saharawi ha rappresentato un'occasione importante per sensibilizzare sulla difficile situazione del giornalismo nel Sahara Occidentale occupato. Le testimonianze di Mohamed e Dihani hanno dato un volto umano alla lotta per la libertà di stampa e hanno ispirato i partecipanti a continuare a sostenere la causa Saharawi.

Oltre il Festival: Un Impegno Continuo:

L'impegno dell'Unione dei Giornalisti e Scrittori Saharawi non si limita al Festival di Roma. La loro lotta per la libertà di stampa e la giustizia continuerà fino a quando il popolo Saharawi non avrà raggiunto il suo diritto all'autodeterminazione e alla sovranità.



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