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Il Sahara Occidentale: l'Algeria ribadisce il diritto all'autodeterminazione e critica l'intransigenza del Marocco


New York, 13 giugno 2024 - L'Ambasciatore algerino presso le Nazioni Unite, Ammar Ben Jama, ha ribadito il forte sostegno dell'Algeria al diritto del popolo del Sahara Occidentale all'autodeterminazione e all'indipendenza, sottolineando la necessità di organizzare un referendum libero e imparziale in linea con le risoluzioni delle Nazioni Unite.

Nel suo intervento davanti al Comitato per la Decolonizzazione delle Nazioni Unite, l'Ambasciatore Ben Jama ha contestato le rivendicazioni marocchine sul Sahara Occidentale, evidenziando come il Marocco stesso abbia proposto la spartizione del territorio con la Mauritania nel 1975. Ha inoltre ricordato l'impegno del defunto Re Hassan II del Marocco a rispettare i risultati del referendum che la Missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale (MINURSO) era stata incaricata di organizzare.

L'Ambasciatore Ben Jama ha espresso profonda preoccupazione per l'intransigenza del Marocco nel rifiutare di organizzare il referendum e per la sua continua ostruzione al lavoro della MINURSO. Ha criticato le affermazioni marocchine di progresso economico e sociale nei territori occupati, definendole come una mera propaganda per distogliere l'attenzione dall'occupazione illegale e dalle violazioni dei diritti umani.

L'Algeria, ha affermato l'Ambasciatore Ben Jama, non ha alcun interesse nel conflitto e il suo unico obiettivo è quello di vedere il popolo sahrawi esercitare il proprio diritto all'autodeterminazione. Ha ribadito il sostegno incrollabile dell'Algeria alla causa saharawi e ha invitato la comunità internazionale a fare pressione sul Marocco per accettare un referendum libero e onesto.

In risposta alle accuse del Marocco, l'Ambasciatore Ben Jama ha sottolineato che il referendum rimane l'unico strumento legittimo per l'autodeterminazione del popolo sahrawi e che nessuna manovra diplomatica o progetto di sviluppo può sostituirlo. Ha inoltre criticato le tavole rotonde organizzate dal Marocco, definendole un tentativo di escludere la vera soluzione, che è l'autodeterminazione attraverso un referendum libero e trasparente.

L'Ambasciatore Ben Jama ha concluso il suo intervento ricordando le condizioni nei campi profughi saharawi di Tindouf, sottolineando la presenza e il lavoro di diverse organizzazioni internazionali. Ha contrapposto questa realtà alla negazione da parte del Marocco dell'accesso ai territori occupati da parte dei rappresentanti delle Nazioni Unite e dei relatori speciali.

L'intervento dell'Ambasciatore Ben Jama ribadisce la posizione solida dell'Algeria a sostegno del diritto all'autodeterminazione del popolo sahrawi e denuncia l'intransigenza del Marocco che ostacola la risoluzione pacifica del conflitto. La comunità internazionale ha la responsabilità di agire per garantire il rispetto dei diritti del popolo sahrawi e per trovare una soluzione giusta e duratura al conflitto.

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