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Piacenza, 23 marzo 2024 - Il loro viaggio è un atto di coraggio e di speranza: Sanna Ghotbi e Benjamin Ladraa, due attivisti svedesi, sono in sella alle loro biciclette dal maggio 2022 per dare voce al dramma del popolo Saharawi.
Venerdì 22 marzo, la tappa piacentina del loro tour li ha condotti a Palazzo Mercanti, dove sono stati ricevuti dal sindaco Katia Tarasconi e dal presidente del Consiglio comunale Paola Gazzolo. Ad accoglierli, in piazza Cavalli, anche una rete di associazioni locali impegnate nella difesa dei diritti umani e nella promozione della pace.
Un viaggio per la memoria e la giustizia:
L'obiettivo di Sanna e Benjamin è raggiungere il Sahara Occidentale, "ultima colonia d'Africa", nel 2025. Un viaggio di oltre 30.000 chilometri attraverso 20 Paesi, per testimoniare le condizioni di vita difficili di un popolo che da decenni lotta per l'autodeterminazione.
200.000 persone nei campi profughi:
"200.000 persone sono ancora costrette a vivere nei campi profughi in Algeria", hanno raccontato i due attivisti, "mentre la restante parte della popolazione vive in aree dove gli osservatori internazionali non sono ammessi".
L'impegno di Piacenza:
"La guerra è sempre espressione di disumanità", ha sottolineato la sindaca Tarasconi. "Dobbiamo fare la nostra parte per la libertà e la dignità dei popoli, per la pace e il rispetto dei diritti".
Il Comune di Piacenza, ha ribadito il presidente Gazzolo, è disponibile a collaborare con le realtà locali per mantenere alta l'attenzione su questa tragedia umanitaria dimenticata.
Un esempio di impegno civile:
L'incontro con Sanna e Benjamin è stato un momento di profonda commozione e di ispirazione. Il loro coraggio e la loro dedizione sono un esempio per tutti noi, un monito a non dimenticare le lotte per la giustizia e la libertà che ancora si combattono nel mondo.
La mobilitazione delle associazioni:
Le associazioni piacentine presenti all'incontro hanno espresso il loro sostegno al popolo Saharawi e la loro volontà di continuare a promuovere iniziative di solidarietà e sensibilizzazione.
Un impegno comune per un futuro migliore:
L'incontro con Sanna e Benjamin ha rafforzato la consapevolezza che la lotta per la giustizia e la pace è un impegno che ci accomuna tutti. Solo con la collaborazione e la mobilitazione di cittadini, istituzioni e associazioni possiamo costruire un futuro migliore per tutti.
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