Sahara occidentale, 25 marzo 2024 - L'Associazione per il Monitoraggio delle Risorse e la Protezione dell'Ambiente nel Sahara Occidentale ha accolto con favore le conclusioni presentate dall'Avvocato Generale presso la Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) sugli accordi di pesca firmati tra Unione Europea e Marocco.
L'Associazione Sahrawi, in un comunicato, ha osservato che l'Avvocato Generale presso la CGUE difende i diritti del popolo Sahrawi, sottolineando alcuni dettagli del "ricorso proposto dalla Confederazione francese degli agricoltori e deferito dal Consiglio di Stato francese al CGUE."
Le conclusioni dell'Avvocato Generale:
- Rigetto del ricorso presentato dal Consiglio dell'Unione Europea e dalla Commissione Europea contro l'illegittimità dell'accordo concluso tra l'UE e il Regno del Marocco riguardante prodotti agricoli e marini provenienti dal Sahara Occidentale.
- Necessità di etichettare questi prodotti come provenienti dal Sahara Occidentale perché "il Sahara Occidentale e il Regno del Marocco sono due territori separati e distinti".
L'Associazione Sahrawi ha chiesto all'UE e alla Commissione Europea di:
- Impegnarsi a rispettare il diritto internazionale riguardo al Sahara Occidentale.
- Non cedere alle pressioni e alle provocazioni dell'occupazione marocchina.
Le conclusioni dell'Avvocato Generale rappresentano una vittoria importante per il popolo Sahrawi nella sua lotta per l'autodeterminazione e l'indipendenza.
L'Associazione Sahrawi ha invitato l'UE a:
- Assumere le sue responsabilità e a porre fine al saccheggio delle risorse del Sahara Occidentale.
- Rispettare le sentenze della Corte di Giustizia dell'Unione Europea.
- La decisione finale della CGUE è attesa nelle prossime settimane.