Il sostegno all'autodeterminazione dei popoli della Palestina e del Sahara occidentale rimane un pilastro centrale del lavoro del governo sudafricano per raggiungere un giusto ordine mondiale, ha affermato mercoledì il presidente Cyril Ramaphosa.
"Non possiamo accettare che ci siano ancora persone nel 21° secolo che stanno ancora soffrendo sotto l'occupazione coloniale", ha detto Ramaphosa nella sua risposta al dibattito dopo il suo discorso sullo stato dell'Unione.
"Il nostro sostegno all'autodeterminazione dei popoli della Palestina e del Sahara occidentale rimane un pilastro centrale del nostro lavoro per un ordine mondiale giusto, equo e pacifico", aggiunge.
Il Sudafrica ha sempre sostenuto l'indipendenza del Sahara occidentale e la fine dell'occupazione sionista della Palestina.
Pretoria considera il Sahara occidentale l'ultima "colonia" del continente africano e chiede un referendum di autodeterminazione nel territorio non autonomo.
Nel luglio 2021 si è opposto ferocemente alla decisione del presidente dell'Unione Africana Moussa Faki di concedere all'entità sionista lo status di osservatore, affermando che la condotta dell'occupazione israeliana "non è conforme ai valori sanciti dall'Atto costitutivo dell'UA".
