Dalla capitale ecuadoriana, il Coordinatore per la pace, la sovranità, l'integrazione e la non interferenza (CPAZ), un movimento sociale per la promozione e la difesa dei diritti umani, ha fermamente condannato gli attacchi fisici, verbali e delle violenze sessuali cui sono sottoposte le donne sahrawi nei territori occupati del Sahara occidentale.
La CPAZ nel suo appello internazionale ha espresso la sua adesione alle dichiarazioni rese dalle autorità della Repubblica Saharawi (RASD) e da molteplici organismi e organizzazioni regionali e internazionali, tra cui l'Unione Nazionale delle Donne Saharawi (UNMS), la Commissione Nazionale Saharawi per i Diritti Umani ( CONASADH), l'Istanza Saharawi contro l'occupazione marocchina (ISACOM), Amnesty International e l'Associazione internazionale dei giuristi per il Sahara occidentale (IAJUWS) che hanno condannato pienamente le violazioni dei diritti umani contro i civili saharawi e soprattutto l'attivista Sultana Khaya e la sua famiglia.
Questo movimento ecuadoriano per i diritti umani che riunisce accademici, attivisti e difensori dei diritti umani, diplomatici, leader sociali e organizzazioni femminili e sindacalisti, ha dichiarato che l'inazione della comunità internazionale, in particolare quella della Spagna, perpetua legalmente il potere amministrativo del Sahara Occidentale queste gravi violazioni e incoraggia l'impunità.
La CPAZ ha invitato il Ministro degli Esteri ecuadoriano a prendere atto della delicata situazione che sta attraversando il popolo Saharawi nei territori occupati del Sahara occidentale.
La Repubblica dell'Ecuador ha riconosciuto la RASD il 14 novembre 1983 e ha anche presieduto in tre occasioni il Comitato speciale per la decolonizzazione (C24), che include il Sahara occidentale come territorio non autonomo, soggetto a decolonizzazione, nella sua agenda.
Infine, la CPAZ ha ribadito la sua solidarietà al popolo sahrawi e alle donne eroiche che fanno parte del processo di costruzione dello Stato saharawi.
Questa dichiarazione è stata firmata da Yumac Ortiz, Rosa Salazar e Pablo de la Vega, presidente, vicepresidente e coordinatore rispettivamente per l'Africa e il Medio Oriente, della Coordinadora por la Paz - CPAZ.