Le comunità saharawi hanno ricordato il primo anniversario della morte della giovane Sabah Azman Ahmeida, uccisa nel Sahara Occidentale dalle forze marocchine.
Hanno condannato le repressione contro la popolazione civile sahrawi e tutte le forme di violazione dei diritti umani nei territori occupati del Sahara Occidentale. Queste brutali violenze nel silenzio delle Nazioni Unite e della comunità internazionale.
La comunità saharawi ha ribadito la sua solidarietà e il suo sostegno agli attivisti sahrawi e ai prigionieri politici nelle carceri marocchine.
La giovane saharawi Sabah Azman è stata uccisa il 20 luglio 2019 dalla polizia marocchina quando stava celebrando nella città occupata di Laayoune la vittoria della Coppa d'Africa dell'Algeria.
Quel giorno molti saharawi hanno manifestato per esprimere il loro desiderio di libertà e indipendenza e il loro rifiuto dell'occupazione marocchina, ma sono stati aggrediti violentemente.
Il Fronte POLISARIO in vari messaggi inviati al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha denunciato gli atti brutali e criminali commessi dalle forze di occupazione marocchine.
Ha richiesto che fosse condotta un'indagine indipendente per scoprire le circostanze dell'omicidio della giovane donna.