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Sahara Occidentale: Il Fronte POLISARIO rifiuta la legittimazione dell'occupazione e invocazione l'autodeterminazione immediata e incondizionata



Bir Lehlu, (Repubblica Saharawi), 28 ottobre 2025 – Il Fronte POLISARIO ha diffuso lunedì 27 ottobre una ferma e inequivocabile Dichiarazione, prendendo posizione in merito al "progetto di risoluzione" attualmente in discussione presso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, distribuito dalla Missione Permanente degli Stati Uniti d'America, in qualità di relatrice per le risoluzioni relative alla missione MINURSO (Missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale).

Il movimento indipendentista saharawi ribadisce il suo categorico rifiuto a qualsiasi approccio negoziale che tenti di predefinire il quadro o l'esito dei colloqui, di circoscrivere l'esercizio del diritto all'autodeterminazione del popolo Saharawi, o di imporre una soluzione contraria alla sua volontà sovrana.

Linea Rossa: Nessuna Legittimazione all'Occupazione Militare:

Il punto nevralgico della Dichiarazione è la riaffermazione di una "linea rossa" inattaccabile: il Fronte POLISARIO non parteciperà a "nessun processo politico o negoziale basato su proposte, indipendentemente dalla loro origine, che abbiano lo scopo di ‘legittimare’ l'occupazione militare illegale del Sahara Occidentale da parte del Marocco".

Questa posizione è motivata dalla necessità imprescindibile di salvaguardare il diritto inalienabile, non negoziabile e imprescrittibile del popolo Saharawi alla sovranità sulla propria patria. Il POLISARIO sottolinea che l'accettazione di un quadro che convalidi tacitamente l'occupazione minerebbe le basi stesse della giustizia internazionale.

Disponibilità al Dialogo, a Condizione di Vera Volontà Politica:

Nonostante la dura critica mossa al potenziale progetto di risoluzione, il Fronte POLISARIO si dichiara nuovamente pronto ad avviare negoziati diretti con il Marocco. Tuttavia, questa disponibilità è strettamente subordinata alla dimostrazione da parte della controparte di una "vera volontà politica" e, soprattutto, all'abbandono delle "soluzioni basate sullo status quo e imposte unilateralmente". Tali approcci vengono esplicitamente etichettati come fonti di instabilità e tensione prolungata nell'intera regione.

A riprova della propria buona fede, il Fronte ricorda di aver già presentato una proposta ampliata al Segretario Generale delle Nazioni Unite lo scorso 20 ottobre 2025, come chiaro gesto di apertura al dialogo costruttivo.

Appello Incalzante al Diritto Internazionale:

Sottolineando che una pace giusta e duratura non può prescindere dal rispetto della legalità, il Fronte POLISARIO afferma con enfasi che la stabilità non può e non deve essere raggiunta premiando "l'espansionismo e l'acquisizione di territori con la forza".

L'organizzazione esorta la comunità internazionale, e in particolare il Consiglio di Sicurezza, a difendere i principi fondamentali del diritto internazionale e a garantire che il popolo Saharawi possa esercitare il proprio diritto all'autodeterminazione in condizioni ottimali di libertà, imparzialità e trasparenza, senza alcuna ingerenza esterna.

Il documento si conclude con un appello pressante ai membri del Consiglio di Sicurezza, affinché utilizzino la loro influenza per facilitare negoziati seri, credibili e con scadenze definite, sotto gli auspici delle Nazioni Unite. L'obiettivo finale di questo processo deve rimanere una soluzione giusta e duratura che, in ultima analisi, preveda la libera autodeterminazione del popolo del Sahara Occidentale, in piena conformità con la Carta delle Nazioni Unite e le risoluzioni pertinenti.

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