Beirut (Libano), 28 ottobre 2025 — Il Comitato arabo per la solidarietà con il popolo saharawi ha lanciato un vigoroso appello al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, chiedendo che l'organo adempia alle proprie responsabilità legali, storiche e morali riguardo alla questione del Sahara Occidentale. L'obiettivo è l'adozione di una risoluzione equa che metta fine alla prolungata sofferenza del popolo saharawi, una situazione che si protrae ormai da oltre mezzo secolo.
In una dichiarazione rilasciata lunedì 27 ottobre da Beirut, il Comitato ha evidenziato di seguire attentamente, insieme a milioni di persone libere a livello globale, le deliberazioni in corso del Consiglio di Sicurezza sulla questione saharawi. L'organismo ha espresso la ferma speranza che la prossima risoluzione delle Nazioni Unite sia improntata a un profondo senso di responsabilità e a una rigorosa adesione ai principi fondamentali del diritto internazionale e alle risoluzioni delle Nazioni Unite inerenti alla decolonizzazione.
La dichiarazione ha sottolineato in modo inequivocabile che la questione del Sahara Occidentale non deve essere fraintesa come una semplice controversia regionale. Al contrario, essa è primariamente un caso di decolonizzazione, come formalmente classificato dalle Nazioni Unite, che riguarda l'esercizio del diritto inalienabile dei popoli all'autodeterminazione.
Infine, il Comitato ha ribadito con forza che la continuativa occupazione dei territori saharawi da parte del Marocco costituisce una flagrante e palese violazione sia del diritto internazionale che della Carta delle Nazioni Unite.
