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Sahara Occidentale: l'ONU intensifica gli sforzi per la pace, focus sulla MINURSO


New York (Nazioni Unite), 11 marzo 2025 - L'inviato personale del Segretario generale delle Nazioni Unite per il Sahara Occidentale, Staffan de Mistura, ha avviato una serie di consultazioni preliminari in vista dell'imminente riunione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza, prevista per metà aprile, incentrata sulla Missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale (MINURSO).

Sidi Mohamed Omar, rappresentante del Fronte Polisario presso le Nazioni Unite e coordinatore della MINURSO, ha dichiarato che il Consiglio di Sicurezza terrà una sessione di consultazione riservata sulla MINURSO, in ottemperanza alla risoluzione 2756, adottata il 31 ottobre 2024. Tale risoluzione impone al Segretario generale di presentare rapporti periodici al Consiglio di Sicurezza, o in momenti ritenuti opportuni, durante il mandato della MINURSO o nei sei mesi successivi al rinnovo del suo mandato.

Durante la sessione, Staffan de Mistura presenterà un'analisi dettagliata della "situazione e delle prospettive del processo di pace" nel Sahara Occidentale. Contestualmente, Alexander Ivanko, Rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite e capo della MINURSO, fornirà un resoconto aggiornato sullo "sviluppo della situazione nell'area di competenza della missione ONU".

Il diplomatico saharawi ha inoltre reso noto che De Mistura ha già avviato incontri con figure chiave, tra cui il Segretario di Stato presso il Ministero degli Affari Esteri della Slovenia, membro non permanente del Consiglio di Sicurezza. Si prevede che De Mistura intensificherà i contatti con le parti in conflitto, il Fronte Polisario e il Marocco, prima di presentare il suo rapporto al Consiglio di Sicurezza.

Un aspetto cruciale di questa sessione di consultazioni sarà la presa di posizione della nuova amministrazione americana. Gli Stati Uniti, in quanto detentori del mandato della MINURSO e membri del gruppo degli "amici del Sahara Occidentale" all'interno del Consiglio di Sicurezza, avranno l'opportunità di delineare la loro visione su tutti gli aspetti relativi al lavoro della missione ONU nel Sahara Occidentale.

Sidi Omar ha ribadito con forza che il piano di pace del 1991, frutto della collaborazione tra ONU e Unione Africana, e accettato da entrambe le parti in conflitto, rimane la soluzione più praticabile e realistica, in quanto ha ottenuto il consenso unanime del Consiglio di Sicurezza.

Il Fronte Polisario, in una dichiarazione del 25 febbraio, ha riaffermato la sua piena collaborazione con l'ONU e l'Unione Africana, con l'obiettivo di raggiungere una soluzione equa e duratura, nel rispetto della Carta delle Nazioni Unite e dei principi dell'Unione Africana.

Il rappresentante del Fronte Polisario ha concluso sottolineando l'impegno del popolo saharawi per una pace giusta e duratura, ribadendo al contempo il suo diritto inalienabile e imprescrittibile all'autodeterminazione, nonché il suo diritto alla resistenza con tutti i mezzi legali, compresa la lotta armata, per conseguire l'indipendenza.

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