Madrid, 21 marzo 2025 - Il partito conservatore spagnolo Alternatiba ha riaffermato con forza il proprio sostegno alla causa del popolo saharawi, esortando lo Stato spagnolo a una revisione radicale della sua politica sul Sahara Occidentale, in linea con i principi del diritto internazionale che riconoscono il territorio come entità "separata e distinta" dal Marocco.
"Confermiamo il nostro incrollabile supporto alla lotta del popolo saharawi e sollecitiamo il governo spagnolo a correggere la sua posizione, aderendo pienamente al diritto internazionale", ha dichiarato il partito in un comunicato stampa diffuso martedì, a tre anni dalla controversa inversione di rotta della Spagna, che ha abbandonato la sua storica neutralità per abbracciare il cosiddetto "piano di autonomia" proposto dal Marocco per il Sahara Occidentale.
"Sono trascorsi tre anni da quando il governo spagnolo ha operato un cambiamento di rotta sulla questione del Sahara Occidentale, un voltafaccia che ha tradito non solo il popolo saharawi, ma anche i pilastri della giustizia, della legalità internazionale e del processo di decolonizzazione", ha denunciato il partito.
Secondo Alternatiba, la decisione di Madrid di appoggiare il "piano di autonomia" marocchino rappresenta una grave violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite e del diritto inalienabile del popolo saharawi all'autodeterminazione.
"Con questa mossa, lo Stato spagnolo ha abdicato alle sue responsabilità di potenza amministratrice, rendendosi complice dell'occupazione illegale del territorio da parte del Marocco", ha affermato il partito.
Sottolineando che il Sahara Occidentale rimane "l'ultima colonia in Africa, vittima di repressione, saccheggio delle sue risorse naturali e negazione dei suoi diritti fondamentali", Alternatiba ha ribadito che il suo impegno per la causa saharawi è un imperativo di giustizia.
"In quanto popolo profondamente consapevole dell'eredità anticoloniale, non possiamo tollerare la perpetuazione dell'ingiustizia e dell'occupazione", ha aggiunto il partito, invocando il "rispetto del diritto del popolo saharawi a determinare liberamente il proprio futuro attraverso un referendum di autodeterminazione, come sancito dalle risoluzioni delle Nazioni Unite".
"Oggi, leviamo le nostre voci per denunciare questo tradimento e riaffermare la nostra solidarietà con il popolo saharawi. La loro lotta è la nostra lotta. La decolonizzazione del Sahara Occidentale è un dovere morale e politico a cui lo Stato spagnolo non può più sottrarsi", ha concluso Alternatiba.