Parigi, 16 dicembre 2024 - Un'imponente manifestazione ha avuto sabato 14 dicembre a Parigi, organizzata dal Coordinamento delle associazioni comunitarie sahrawi di Francia, per denunciare la controversa posizione del presidente francese Emmanuel Macron sul Sahara Occidentale. I manifestanti hanno espresso la loro ferma opposizione al sostegno di Macron all'occupazione marocchina, considerata una flagrante violazione dei principi del diritto internazionale e del diritto dei popoli all'autodeterminazione.
La manifestazione ha visto una partecipazione significativa e diversificata, con la presenza non solo di numerosi membri della comunità sahrawi, ma anche di rappresentanti delle comunità algerina e mauritana, a testimonianza della solidarietà regionale. Un nutrito gruppo di attivisti solidali francesi e rappresentanti di organizzazioni internazionali per i diritti umani ha inoltre affiancato la protesta, amplificandone la portata.
L'evento ha attirato l'attenzione di numerosi media nazionali e internazionali, che hanno ampiamente documentato le voci critiche nei confronti della politica francese nella regione. Durante la manifestazione, diversi oratori, tra cui attivisti e rappresentanti di organizzazioni per i diritti umani, hanno preso la parola per condannare con forza la posizione del presidente Macron. Essi hanno sostenuto che il suo sostegno all'occupazione marocchina sia motivato da interessi economici, in particolare accordi che mirano allo sfruttamento delle ingenti risorse naturali del Sahara Occidentale, come i fosfati e le risorse della pesca, a discapito dei legittimi diritti del popolo sahrawi.
I relatori hanno sottolineato la profonda contraddizione tra la posizione assunta da Macron e l'impegno dichiarato della Francia a favore dei diritti umani e del diritto internazionale. Tale sostegno, hanno affermato, colloca la Francia dalla parte delle forze che promuovono forme moderne di occupazione e colonialismo, anteponendo interessi economici ristretti alla sofferenza del popolo sahrawi e al suo inalienabile diritto alla libertà e all'indipendenza.
I partecipanti alla manifestazione hanno ribadito con forza l'irrevocabile adesione del popolo sahrawi al suo diritto all'autodeterminazione, affermando che la lotta per la libertà e l'indipendenza totale continuerà senza sosta. Hanno inoltre rivolto un appello alla comunità internazionale affinché si assuma le proprie responsabilità morali e legali riguardo alla questione sahrawi, chiedendo la cessazione immediata dello sfruttamento illegale delle risorse naturali del Sahara Occidentale e la fine del sostegno all'occupazione marocchina.
La manifestazione si è conclusa con vibranti slogan di solidarietà ai prigionieri politici sahrawi e di netto rifiuto della politica di ricatto economico praticata dalla Francia nella regione. I manifestanti hanno sottolineato con fermezza che la libera volontà di un popolo non può essere piegata con mezzi economici o politici.