New York, 14 giugno 2024 - L'ambasciatore Amar Bendjama, rappresentante permanente dell'Algeria presso le Nazioni Unite a New York, ha ribadito con fermezza il sostegno dell'Algeria alla decolonizzazione e al diritto del popolo Saharawi all'autodeterminazione e all'indipendenza, durante il suo intervento al Comitato delle Nazioni Unite per la decolonizzazione (C-24).
Un impegno per l'autodeterminazione e la libertà:
"La nostra politica estera si basa su principi cardine, tra cui il diritto all'autodeterminazione dei popoli colonizzati del mondo, un principio al quale non rinunceremo mai", ha affermato l'ambasciatore Bendjama.
L'Algeria, come nazione che ha combattuto per la propria indipendenza dal colonialismo, comprende appieno la lotta del popolo Saharawi. "Veniamo da tutti gli angoli del mondo, raggiungendo gradualmente l'indipendenza, a volte attraverso lotte incessanti per l'autodeterminazione e la libertà", ha sottolineato.
Il Sahara Occidentale: l'ultima colonia in Africa:
"Purtroppo, questo processo non è ancora completo", ha dichiarato Bendjama. "Oggi, il Sahara Occidentale rimane il più grande territorio colonizzato e l'ultima colonia in Africa".
L'ambasciatore ha denunciato l'occupazione illegittima del Sahara Occidentale da parte del Marocco dopo il ritiro del colonizzatore, evidenziando la spartizione illegale del territorio con la Mauritania e l'attuale occupazione marocchina.
Domande chiave per il Marocco
Bendjama ha posto due domande chiave al Marocco:
- Se il Marocco avesse davvero diritti storici inalienabili sul territorio, come sostiene, perché ha accettato di dividerlo con la Mauritania?
- Se il Marocco è convinto che il Sahara Occidentale sia un paradiso per i Saharawi, perché si oppone all'organizzazione di un referendum da parte delle Nazioni Unite per consultare la popolazione Saharawi sull'autodeterminazione, offrendo invece un piano di autonomia sotto la sua sovranità?
Lo status giuridico chiaro del Sahara Occidentale:
L'ambasciatore ha sottolineato che lo status giuridico del Sahara Occidentale è stato chiaramente definito dalle Nazioni Unite: sia l'Assemblea Generale che il Consiglio di Sicurezza lo riconoscono come territorio distinto e separato dal Marocco.
Tutte le risoluzioni ONU sostengono il diritto legittimo e inalienabile del popolo Saharawi all'autodeterminazione, come confermato anche dalla Corte Internazionale di Giustizia (ICJ), che ha affermato la necessità di un "referendum libero ed equo per l'autodeterminazione".
Un impegno storico del Marocco:
Bendjama ha ricordato l'impegno solenne del defunto Re Hassan II del Marocco di rispettare i risultati di un referendum sull'autodeterminazione del Sahara Occidentale, sottolineando la legittimità e l'urgenza di questa soluzione.
L'Algeria ribadisce il suo fermo sostegno al diritto del popolo Saharawi all'autodeterminazione e all'indipendenza, in linea con i principi del diritto internazionale e le risoluzioni pertinenti delle Nazioni Unite. La comunità internazionale ha la responsabilità di facilitare la decolonizzazione del Sahara Occidentale e di garantire il rispetto del diritto all'autodeterminazione del suo popolo.
