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Il Marocco ostacola gli sforzi per una soluzione pacifica del conflitto nel Sahara Occidentale



Sahara occidentale, 11 settembre 2023 - Il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD) ha ribadito domenica che la risoluzione del conflitto nel Sahara Occidentale deve essere conforme alla Carta delle Nazioni Unite e alla Carta Costitutiva dell'Unione Africana (UA). Questa dichiarazione è stata fatta in risposta a una dichiarazione del suo omologo marocchino, che insiste con insistenza sulla "soluzione colonizzatrice e sulla sua procrastinazione".

La diplomazia marocchina, in seguito all'incontro tra l'inviato personale del Segretario generale dell'ONU, Staffan de Mistura, e il Ministro degli Affari Esteri dello Stato occupante marocchino, ha rilasciato un comunicato in cui riafferma la persistenza del Regno del Marocco nel violare i requisiti della legalità internazionale e la sua intenzione di minare gli sforzi per una soluzione pacifica del conflitto nel Sahara Occidentale, ostacolando il lavoro dell'Inviato personale delle Nazioni Unite nel Sahara Occidentale.

l Ministero degli Affari Esteri sahrawi "ribadisce la sua condanna della pericolosa escalation da parte dello Stato occupante marocchino e mette in guardia contro le sue ripercussioni distruttive sulla pace, la sicurezza e la stabilità nell'intera regione". La diplomazia sahrawi riafferma che l'unica soluzione è quella in linea con la Carta delle Nazioni Unite e la Carta Costitutiva dell'UA, che riconoscono il diritto inalienabile e imprescrittibile del popolo sahrawi all'autodeterminazione e all'indipendenza.

La dichiarazione invita il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ad adempiere alle proprie responsabilità consentendo urgentemente alla Missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale (MINURSO) di adempiere al suo mandato, vale a dire l'organizzazione di un referendum di autodeterminazione per il popolo Saharawi, in conformità con il piano di risoluzione delle Nazioni Unite-OUA del 1991. Questo piano è stato firmato da entrambe le parti in conflitto (Marocco e Fronte Polisario) e adottato dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

La dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri sahrawi è un segnale di deterioramento delle relazioni tra le due parti in conflitto. Il Marocco, che ha occupato il Sahara Occidentale nel 1975, continua a sostenere la sua tesi di sovranità sul territorio, mentre il Fronte Polisario, che rappresenta la popolazione saharawi, chiede l'indipendenza.

La dichiarazione sahrawi invita il Consiglio di Sicurezza dell'ONU a intervenire per risolvere la questione, ma è improbabile che il Marocco accetti di sottoporsi a un referendum di autodeterminazione. La situazione è quindi destinata a rimanere bloccata, con il rischio di ulteriori tensioni e violenze.

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