La stampa marocchina ha commentato sabato la rielezione di quello che ha definito il "nemico del Marocco" Sergio Mattarella, sostenitore del diritto del popolo sahrawi all'autodeterminazione, a Presidente della Repubblica italiana.
Mattarella, sostenuto dal presidente del Consiglio Mario Draghi, è stato eletto presidente dal Parlamento, ottenendo 665 voti dai parlamentari.
La carica di presidente in Italia è una carica cerimoniale, ma la sua importanza aumenta in tempi di instabilità politica, poiché il capo dello Stato ha il potere di sciogliere il parlamento, indire elezioni e scegliere i capi di governo.
Sergio Mattarella, nato a Palermo, capoluogo dell'isola di Sicilia, il 23 luglio 1941. Fin dalla prima giovinezza aderisce al Partito della Democrazia Cristiana, che all'inizio degli anni novanta si trasforma in Partito Popolare (centrosinistra). È entrato in politica dopo che il fratello è stato assassinato dalla mafia nel 1980, quando era capo della provincia siciliana.
È interessante notare che il Presidente italiano aveva espresso il suo sostegno al Fronte Polisario e alla lotta dei Saharawi durante la sua visita di due giorni in Algeria.