Le sentenze, che hanno respinto i ricorsi della Commissione e del Consiglio dell'UE, riaffermano le precedenti decisioni del Tribunale del settembre 2021. Queste decisioni riconoscono lo status giuridico del Sahara Occidentale come "separato e distinto dal Regno del Marocco" e riaffermano la sovranità del popolo Saharawi sulle proprie risorse naturali, in linea con il loro diritto inalienabile all'autodeterminazione e all'indipendenza.
Il Fronte Polisario ha espresso soddisfazione per queste "storiche" decisioni della Corte di Giustizia Europea e auspica che segnino l'inizio di un processo collaborativo con l'Unione Europea per garantire il rispetto delle sentenze.
"Il Fronte Polisario è pronto a sedersi al tavolo delle trattative con l'Unione Europea per raggiungere un accordo che rispetti le decisioni della Corte e garantisca gli interessi del popolo Saharawi, che detiene la sovranità permanente sulle risorse naturali del Sahara Occidentale", ha dichiarato Mohamed Salem Ould Salek all'agenzia di stampa SPS.
Il Fronte Polisario spera che questo passo segni l'avvio di un percorso costruttivo verso un accordo con la parte europea, aprendo la strada a un ruolo più attivo dell'Unione Europea nella promozione di una soluzione giusta e pacifica al conflitto del Sahara Occidentale, basata sul diritto internazionale.
In questo contesto, il capo della delegazione del Fronte Polisario ha ricordato che il segretario generale del Fronte Polisario e presidente della Repubblica, Brahim Ghali, ha inviato un messaggio all'attuale presidente dell'Unione Europea, il primo ministro polacco, confermando l'apertura e la disponibilità del Fronte Polisario a negoziare con l'Unione Europea nel rispetto delle decisioni della Corte di Giustizia Europea.