Ginevra (Svizzera), 20 giugno 2024 - Il Gruppo di sostegno di Ginevra per la protezione e la promozione dei diritti umani nel Sahara occidentale ha organizzato mercoledì 19 giugno un convegno in solidarietà con la causa sahrawi, presso la sede del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite.
L'evento, moderato da figure di spicco come Oubi Bouchraya Bachir rappresentante del Fronte Polisario, e Julia Imene-Chanduru, presidente del Gruppo di solidarietà con il popolo saharawi a Ginevra, ha riunito diplomatici, attivisti e studiosi per discutere la questione cruciale dell'autodeterminazione del Sahara Occidentale e il suo impatto sui diritti umani.
Al centro del dibattito, la difficile realtà dei diritti umani nei territori occupati del Sahara Occidentale, dove gravi violazioni vengono perpetrate contro i civili sahrawi da parte del Marocco. I relatori hanno inoltre sottolineato l'aspetto giuridico della questione, ribadendo l'importanza di tutelare i difensori dei diritti umani e di trovare una soluzione giusta e duratura al conflitto, che passi attraverso il rispetto del diritto all'autodeterminazione e all'indipendenza del popolo sahrawi.
Un messaggio forte e chiaro è stato lanciato all'Unione Europea: è tempo di mettere da parte gli interessi economici e schierarsi dalla parte della verità e della giustizia. I partecipanti hanno invitato l'UE a cessare il sostegno al Marocco e a riconoscere la sovranità del popolo sahrawi sulla propria terra e sulle proprie risorse.
Il convegno, tenutosi a margine della 56a sessione del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, rappresenta un passo importante nella sensibilizzazione della comunità internazionale sulla questione del Sahara Occidentale. La speranza è che questo evento contribuisca ad accelerare il processo verso una soluzione pacifica e duratura del conflitto, basata sul rispetto dei diritti umani e sull'autodeterminazione del popolo sahrawi.
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