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La Serbia sostiene il processo di pace nel Sahara occidentale

Belgrado (Serbia), 1 luglio 2023 - La Serbia ha rinnovato il suo sostegno al processo sotto la supervisione delle Nazioni Unite volto a raggiungere una soluzione giusta e duratura al conflitto del Sahara occidentale, secondo una dichiarazione del ministero serbo degli affari esteri.

Il ministro degli esteri serbo ha dichiarato che il suo paese sostiene gli sforzi compiuti nell'ambito del processo sotto la supervisione delle Nazioni Unite per risolvere la controversia nel Sahara occidentale in conformità con il diritto internazionale e le relative risoluzioni dell'Assemblea generale e del Consiglio di sicurezza.

Le dichiarazioni del capo della diplomazia serba, documentano il ritorno del suo Paese alla legittimità internazionale sulla questione saharawi, e infliggono un duro colpo alla propaganda del Marocco.

La Serbia aderisce al diritto internazionale e alle relative risoluzioni dell'Assemblea generale e del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che affrontano la questione del Sahara occidentale come questione di decolonizzazione.

Il Sahara occidentale rimane un territorio non autonomo e il Marocco esercita su di esso lo status di potenza occupante.

Incluso dal 1966 nella lista dei territori non autonomi, e quindi ammissibile all'applicazione della Risoluzione 1514 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite sulla concessione dell'indipendenza a paesi e popoli coloniali, il Sahara occidentale è l'ultima colonia dell'Africa, occupata dal 1975 da Marocco.

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