Sahara occidentale, 4 marzo 2025 - I prigionieri politici saharawi del gruppo "Gdeim Izik" hanno lanciato un grido d'allarme, denunciando le crescenti forme di repressione e intimidazione perpetrate dalle forze di occupazione marocchine nei territori del Sahara Occidentale. Abusi fisici, assedi domiciliari e tentativi di soffocare ogni voce di dissenso sono all'ordine del giorno, in un chiaro tentativo di imporre un "fatto compiuto" sulla popolazione saharawi.
In una dichiarazione ufficiale rilasciata lunedì 3 marzo, i prigionieri politici hanno espresso la loro solidarietà incondizionata al popolo saharawi, lodando la sua pacifica ma ferma resistenza. Hanno inoltre manifestato il loro sostegno agli attivisti per i diritti umani e ai combattenti che lottano per il diritto all'autodeterminazione e all'indipendenza del Sahara Occidentale.
Il loro appello alla comunità internazionale è stato rinnovato con forza: è urgente proteggere il popolo saharawi dalle brutalità dell'occupazione marocchina. A tal fine, i prigionieri politici chiedono l'ampliamento del mandato della missione MINURSO, affinché includa il monitoraggio e la segnalazione delle violazioni dei diritti umani.
La dichiarazione fa seguito a un violento intervento delle forze marocchine, avvenuto martedì scorso a El Aaiun, contro un gruppo di attivisti e difensori dei diritti umani saharawi. La manifestazione pacifica, organizzata in occasione del 49° anniversario della proclamazione della Repubblica Araba Saharawi Democratica, aveva lo scopo di denunciare le manovre contro la causa saharawi e di riaffermare il Fronte Polisario come unico rappresentante legittimo del popolo saharawi.
I prigionieri politici hanno reso omaggio ai loro compagni e compagne, che da anni portano avanti la lotta con coraggio, nonostante le sofferenze e l'oppressione. Hanno inoltre esortato la comunità internazionale, dalle Nazioni Unite alle organizzazioni regionali e continentali, a esercitare pressioni sul Marocco affinché ponga fine all'occupazione del Sahara Occidentale e rispetti il diritto internazionale, garantendo al popolo saharawi la libertà, l'indipendenza e l'autodeterminazione.