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Il Fronte Polisario al Parlamento Europeo: un incontro storico tra tensioni e riconoscimento

Bruxelles, 24 gennaio 2025 - Martedì 28 gennaio, i rappresentanti del Fronte Polisario saranno presenti al Parlamento Europeo per una riunione del Gruppo Maghreb della Commissione per il commercio internazionale. Questo incontro, incentrato sulle sfide poste dalle recenti sentenze della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) in merito agli accordi commerciali e di pesca con il Marocco, si terrà nonostante i tentativi di boicottaggio da parte dell'estrema destra francese, come riportato dal quotidiano Público.

Questo evento segna una pietra miliare: si tratta infatti della prima volta in oltre un decennio che il Polisario interviene formalmente di fronte a una commissione parlamentare europea. La sua stessa convocazione ha generato forti tensioni all'interno del Parlamento. Thierry Mariani, eurodeputato del partito di estrema destra Raggruppamento Nazionale, ha definito il Fronte Polisario una "milizia separatista filo-algerina", chiedendo alla Presidente del Parlamento, Roberta Metsola, di annullare l'incontro. Tuttavia, le pressioni esercitate da Mariani non hanno avuto successo, confermando lo svolgimento dell'evento.

L'eurodeputata Ana Miranda, del Blocco Nazionalista Galiziano, ha invece sottolineato l'importanza cruciale dell'incontro, descrivendolo come una “visita normale e ordinaria di un movimento di liberazione nazionale riconosciuto dalla Giustizia europea e dall’ONU”. In dichiarazioni a Público, Miranda ha denunciato le manovre dell’estrema destra, accusandola di “lavorare per la lobby marocchina, cercando di boicottare la presenza del Fronte Polisario in Parlamento”. Ha inoltre assicurato il suo impegno per promuovere ulteriori incontri di questo tipo in commissioni chiave come Agricoltura e Affari Esteri.

La Sentenza della CGUE e il Ruolo del Polisario:

L'incontro si colloca in un contesto politico particolarmente acceso, in seguito alla sentenza della CGUE che ha annullato gli accordi commerciali tra UE e Marocco relativi a pesca e agricoltura, a causa della mancata consultazione del popolo Saharawi. La Corte ha riconosciuto esplicitamente il Fronte Polisario come "interlocutore legittimo" nella difesa dei diritti del popolo Saharawi.

Nonostante Mariani, supportato da gruppi ultraconservatori come Patriots for Europe e Vox, abbia tentato di giustificare la sua opposizione all'incontro basandosi sul mancato riconoscimento del Fronte Polisario da parte dei 27 Stati membri, la sua campagna non ha avuto successo. Questo incontro storico rafforza dunque la posizione del Polisario come attore politico rilevante a livello europeo.

Un Momento Chiave per il Futuro del Sahara Occidentale:

L'eurodeputata Ana Miranda ha evidenziato ulteriormente l'importanza di questo evento, soprattutto alla luce della mancata ricostituzione, lo scorso anno, dell'intergruppo Sahara Occidentale, a causa della mancanza di sostegno, attribuita in parte all'avvicinamento del PSOE a posizioni filo-marocchine.

"L'Europa dovrà prendere una posizione chiara e rispettare le sentenze giudiziarie, che riconoscono il Polisario come l'interlocutore legittimo del popolo Saharawi. Non è accettabile agire con due pesi e due misure", ha dichiarato Miranda a Público.

In un contesto geopolitico sempre più instabile, questo incontro rappresenta un passo significativo nella lotta per il riconoscimento del Sahara Occidentale e dei diritti del suo popolo. L'evento non solo sottolinea il ruolo del Fronte Polisario come rappresentante legittimo del popolo Saharawi, ma evidenzia anche la crescente pressione sull'Unione Europea affinché adotti una posizione coerente con il diritto internazionale e le sentenze della sua stessa Corte di Giustizia.

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