Dakhla (Sahara occidentale), 22 luglio 2023 - La repressione marocchina nei territori occupati del Sahara occidentale continua a perseguitare gli attivisti saharawi che difendono la libertà di espressione.
A causa della persecuzione e dell'ambiente sempre più pericoloso nei territori occupati del Sahara occidentale negli ultimi mesi, alcuni attivisti saharawi hanno denunciato un aumento della repressione.
Nel pomeriggio di questo venerdì, gli attivisti hanno documentato un grave caso di un attivista saharawi residente nella Dakhla occupata che ha subito un brutale attacco diretto dai servizi di intelligence interni marocchini. L'attivista saharawi Rachid Esghayer è stato aggredito venerdì 21 luglio con le spade in un fallito attentato. È stato pugnalato più volte, ha subito diversi tagli alla testa, una mano mutilata e ferite da arma da taglio in varie parti del corpo. Attualmente è ricoverato in terapia intensiva nella vecchia Villa Cianeros.
Un testimone saharawi – che ha parlato con ECSAHARAUI in condizione di anonimato – ha affermato che dietro l'attentato ci sono paramilitari, ausiliari e agenti dei servizi di sicurezza dell'occupazione marocchina, con l'obiettivo di intimidire il resto degli attivisti saharawi. Sottolinea inoltre che la vittima è un importante difensore dei diritti che nei giorni scorsi ha alzato la voce contro l'occupazione del territorio saharawi.
“Questo susseguirsi di segnalazioni di attacchi contro attivisti saharawi è profondamente preoccupante”, ha affermato di recente il rappresentante POLISARIO presso il Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite a Ginevra, Oubbi Bucharaya Bachir. Il funzionario saharawi ha anche messo in guardia sull'aumento della violenza nell'ex colonia spagnola e ha esortato le Nazioni Unite ad assumersi la responsabilità e proteggere i saharawi dagli abusi marocchini.
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