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New York (Nazioni Unite), 26 giugno 2023 - L'Assemblea generale ONU ha invitato gli Stati a "intensificare i loro sforzi, nell'ambito delle agenzie specializzate delle Nazioni Unite, per garantire l'attuazione della Dichiarazione sulla concessione dell'indipendenza ai paesi e ai popoli colonizzati.

Il Comitato speciale incaricato di esaminare la situazione relativa all'applicazione della Dichiarazione sulla concessione dell'indipendenza ai paesi e ai popoli colonizzati (Comitato dei 24) ha concluso venerdì 23 giugno, dopo dieci giorni di dibattito, il suo periodo di sessioni del 2023, adottando, senza votazione, una serie di risoluzioni sulla situazione nei territori non autonomi.

Nella risoluzione intitolata "le attività economiche e le altre attività che incidono sugli interessi dei popoli dei Territori non autonomi", l'Assemblea riafferma che "le Potenze amministratrici hanno la responsabilità di assicurare il progresso politico, economico, sociale ed educativo dei Territori non autonomi".

A questo proposito, ha chiesto alle Potenze amministratrici di "adottare le misure necessarie per tutelare i diritti di proprietà dei popoli di quei Territori in conformità con le pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite sulla decolonizzazione".

Riguardo alla risoluzione intitolata "attuazione della Dichiarazione sulla concessione dell'indipendenza ai paesi e ai popoli colonizzati", l'Assemblea generale chiede al Comitato speciale di "continuare a ricercare i mezzi adeguati per l'immediata e piena attuazione della Dichiarazione e a portare avanti in tutti i Territori che non hanno ancora esercitato il loro diritto all'autodeterminazione le azioni approvate dall'Assemblea Generale in relazione al Decennio Internazionale per l'Eradicazione del Colonialismo”.

Diversi Paesi e organizzazioni internazionali hanno ribadito la loro adesione al principio di decolonizzazione derivato dalla storica risoluzione 1514 adottata nel 1960, che costituisce la base della dottrina Onu sull'autodeterminazione.

Dalla nascita dell'ONU nel 1945, più di 80 ex colonie hanno ottenuto l'indipendenza. Il Sahara occidentale è l'ultima colonia in Africa, occupata dal 1975 dal Marocco.

Il Sahara occidentale è stato inserito nella lista dei territori non autonomi nel 1966, e quindi ammissibile all'applicazione della risoluzione 1514 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite sulla concessione dell'indipendenza ai paesi e ai popoli coloniali.

Dal punto di vista del diritto internazionale, il Sahara occidentale continua ad essere un territorio non autonomo e il Marocco esercita su di esso lo status di "potenza occupante" e la Spagna continua ad essere la potenza amministrativa de jure del Sahara occidentale, responsabilità storica e morale.