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Continuano nel silenzio della comunità internazionale, le aggressioni violente contro Sultana Khaya



L'attivista saharawi Sultana Khaya è stata oggetto di un nuovo brutale attacco da parte delle forze repressive marocchine, nella sua casa di famiglia nella città occupata di Boujdour (Sahara occidentale).

Secondo fonti Saharawi per i diritti umani, l'attacco ha causato ferite al membro della Commissione Saharawi (ISACOM) contro l'occupazione marocchina e ai suoi familiari.

Il brutale intervento è avvenuto quando un gruppo di donne Saharawi ha voluto farle visita per esprimere la propria solidarietà e sostegno a quella famiglia, simbolo di resistenza nel Sahara occidentale occupato.

L'attivista e la sua famiglia sono rinchiusi da più di un anno in mezzo a pratiche repressive che sono arrivate al punto di tentare più volte di liquidarle fisicamente, iniettandole sostanze sconosciute.

Diverse volte ci sono stati tentativi di liquidarla fisicamente per le sue attività contro il regime di occupazione marocchino e per la sua insistenza nell'alzare la bandiera della Repubblica Saharawi sul tetto della casa della sua famiglia nella città occupata di Boujador nel Sahara occidentale.






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