Roma, 27 luglio 2023 - Il Parlamento italiano ha accolto mercoledì 26 luglio 2023, una delegazione di bambini sahrawi, insieme al rappresentante del Polisario in Italia Fatima Mahfud. La delegazione era composta anche da un gruppo di 10 bambini saharawi, ospiti per di famiglie e associazioni di diversi i comuni delle province di Roma e Rieti.
La delegazione è stata ricevuta dal deputato italiano Stefano Vaccari, presidente del Gruppo Parlamentare Italiano per l'Amicizia con il Popolo Sahrawi.
Al ricevimento hanno partecipato anche il signor Alessandro Battilocchio e Ilena Malavasi e i rappresentanti dei comuni ospitanti del gruppo.
"Noi Sahrawi non possiamo che essere estremamente grati a tutti coloro che hanno espresso con sincerità e chiarezza il loro sostegno alla nostra legittima lotta per la libertà e l'indipendenza", ha affermato Fatima Mahfud.
La visita è stata l’occasione di rilanciare il diritto del popolo saharawi di poter tornare ad insediarsi nei territori nativi da cui sono stati cacciati dall’esercito del regime marocchino. Oggi quel popolo vive in esilio nel deserto algerino ed è tuttora oggetto di soprusi in assoluto contrasto con le risoluzioni degli organismi internazionali che chiedono il ripristino della piena legalità e dell’autodeterminazione del popolo saharawi.
Una situazione insostenibile che si è ulteriormente aggravata. Per questo serve una immediata soluzione diplomatica e politica. In questo contesto l’Intergruppo chiederà al Presidente della Commissione Esteri di calendarizzare la mozione presentata a febbraio 2023 che impegni il Parlamento a richiedere al ministro Tajani di intervenire nelle sedi europee e mondiali e nei confronti dell’autorità marocchine perché venga riconosciuto al popolo e alla Repubblica Araba Saharawi il diritto di scegliere il proprio futuro.
Un lungo e trasversale applauso dell’emiciclo della Camera ha salutato bambini e la delegazione quando la presidente Anna Ascani ha richiamato la loro presenza sulle tribune di Montecitorio.
Il Parlamento italiano si è impegnato a continuare a sostenere il popolo sahrawi nella sua lotta per la libertà e l'indipendenza, e a promuovere la soluzione politica del conflitto sahrawi attraverso un referendum libero e incondizionato.
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