Murcia, 17 novembre 2023 - La città di Murcia ha ospitato il 11 novembre una cena di solidarietà organizzata dall'associazione Sonrisa Saharaui Murcia. L'evento ha avuto luogo presso il prestigioso Nelva Hotel ed è stato un successo, raccogliendo fondi per migliorare la vita dei bambini e delle bambine del Sahara Occidentale.
La serata è stata caratterizzata dalla presenza di personaggi di spicco del mondo culturale, come l'attrice Eva Isanta, che è stata nominata madrina onoraria dell'associazione. Hanno partecipato anche il regista Alejandro Amenábar e il designer Eduardo Navarrete, oltre ad altri ospiti di spicco della politica locale.
L'obiettivo dell'evento era quello di dare visibilità alla lotta del popolo saharawi e alle sofferenze che soffre da 48 anni a causa dell'occupazione illegale del Sahara Occidentale da parte del Marocco. I partecipanti alla cena hanno avuto l'opportunità di registrarsi come membri di Sonrisa Saharaui e di partecipare ai loro progetti, in particolare al lavoro nei campi profughi saharawi e al programma Vacanze in Pace.
Durante la serata, il rappresentante del Fronte Polisario in Spagna, Abdulah Arabi, ha espresso la sua gratitudine a tutti i presenti per aver reso possibile questo evento in cui i protagonisti sono i bambini saharawi Ha anche ricordato che il popolo saharawi continua a resistere grazie alla solidarietà del popolo spagnolo, che chiede ai politici di assumersi la responsabilità storica e politica con il Sahara Occidentale.
La presidente di Sonrisa Saharaui, Juana Abenza, ha condiviso i dettagli della cena di solidarietà e del lavoro dell'associazione. Ha spiegato che l'idea della cena di beneficenza nasce per rafforzare l'impegno affinché il popolo saharawi non venga dimenticato, mantenendo viva la consapevolezza sulla situazione nel Sahara Occidentale.
La cena di solidarietà di Sonrisa Saharaui Murcia è stata un successo in termini di raccolta fondi e di sensibilizzazione sulla situazione del Sahara Occidentale. L'associazione ha ribadito il suo impegno a continuare a lavorare per migliorare la vita dei bambini saharawi e a chiedere una soluzione giusta e pacifica al conflitto.
